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Certificazione chat WhatsApp da remoto in 1 giorno – Sicura e con valore legale

Certificazione chat WhatsApp con valore legale, anche da remoto: prova autentica valida in tribunale

Servizio con valore legale per la certificazione chat Whatsapp anche da remoto utile per presentare una prova certa in un contenzioso davanti ad un giudice ( ricordiamo che uno screenshot non ha valore legale in sé, ma è soggetto alla libera interpretazione da parte di un giudice ).

Certificazione Chat Whatsapp con valore legale
Certificazione Chat Whatsapp con valore legale

⭐ Perché Scegliere la Nostra Certificazione WhatsApp

Non tutte le certificazioni hanno lo stesso valore legale. Ecco cosa ci rende il punto di riferimento in Italia e all’estero:

Velocità di consegna critica

Consegniamo la certificazione via email in tempi rapidi, fondamentale per evitare che le chat vengano cancellate o modificate dalla controparte. Il tempo è essenziale in ambito forense.

🌍 Validità internazionale certificata

A differenza di altri servizi italiani, le nostre certificazioni sono valide in UE, USA, UK, Canada, Australia e oltre. Firma elettronica qualificata eIDAS, marca temporale RFC 3161, e Digital Evidence Certification Statement riconosciuto internazionalmente.

🔬 Standard forensi professionali

Utilizziamo strumenti e procedure conformi a ISO/IEC 27037 e riconosciuti da Procure, Tribunali e Forze dell’Ordine in sede giudiziaria internazionale. Non improvvisazione, ma metodologia scientifica verificabile.

📋 Deposito telematico garantito (FES)

Forniamo il Forensic Evidence Statement (FES) con hash SHA-256, indispensabile per il deposito telematico su Consolle Avvocato e altre piattaforme. Senza FES certificato, molti tribunali rifiutano i link depositati telematicamente.

🔒 Massima sicurezza e tracciabilità

Le acquisizioni da remoto sono depositate su server dedicato e sicuro per consentire verifiche di integrità da parte di Forze dell’Ordine e Tribunali. Catena di custodia digitale completa e conforme al GDPR.

📄 Relazione “lawyer-ready” immediata

Oltre ai file digitali certificati, consegniamo un PDF leggibile e citabile con tutti i messaggi della chat. Il tuo avvocato può lavorare subito senza attendere perizie tecniche del Tribunale. Disponibile in italiano, inglese e altre lingue.

Esperienza storica riconosciuta

Operativi dal 2001, siamo stati fra i primi in Italia a proporre copie autentiche di contenuti digitali. Valutazioni positive su Google Business, riconoscimento immediato nelle Cancellerie di Procure e Tribunali italiani.

🌐 Servizio multilingua globale

Portale dedicato CertifyWebContent.com disponibile in 22 lingue, con firme digitali conformi alle diverse giurisdizioni internazionali.

📌 Nota: Le trascrizioni dei messaggi audio non sono incluse nel servizio standard (attività manuale aggiuntiva). Possono essere richieste a parte, ma non sono necessarie ai fini probatori: nell’atto è sufficiente riportare i passaggi rilevanti, precisando che l’integrale è depositato nella copia autentica certificata e verificabile dal CTU.

📖 Certificazione Chat WhatsApp come Prova Legale: Cosa Dice la Legge

WhatsApp è l’applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo, non solo per fini privati ma anche in ambito aziendale e professionale. La sua celebre doppia spunta blu (che indica che un messaggio è stato letto) ha valore legale riconosciuto dai Tribunali italiani.

⚖️ Giurisprudenza più recente (2023-2025)

La Corte di Cassazione ha confermato e consolidato il valore probatorio dei messaggi WhatsApp con:

  • Ordinanza n. 1254/2025 – ribadisce l’ammissibilità dei messaggi WhatsApp come prove documentali nei procedimenti civili, a condizione che ne sia verificata la provenienza e la fedeltà all’originale
  • Sentenza n. 11197/2023 – conferma che i messaggi WhatsApp, rientrando nella categoria dei documenti informatici ex art. 2712 c.c., sono pienamente equiparati ai documenti cartacei tradizionali
  • Sentenza n. 39539/2022 (depositata il 19/10/2022) – stabilisce che i messaggi inviati attraverso WhatsApp sono prove documentali ai sensi dell’art. 234 c.p.c.

📜 Il principio consolidato dalla Cassazione

Il percorso giurisprudenziale è ormai consolidato. Già con la storica sentenza n. 49016/2017, la Corte di Cassazione si era espressa riconoscendo ai messaggi WhatsApp pieno valore di prova.

Successivamente, la Cassazione penale (sez. V, sentenza n. 1822 del 17 gennaio 2018) ha dichiarato che le conversazioni attraverso strumenti informatici come WhatsApp costituiscono una forma di memorizzazione di un fatto storico comparabile a una prova documentale, e pertanto utilizzabile ai fini probatori.

⚠️ Attenzione: non basta uno screenshot!

L’utilizzabilità delle chat WhatsApp come prova è condizionata dall’acquisizione corretta del supporto digitale contenente la registrazione (o del sito web ove esse sono riportate in modo identico su WhatsApp Web), come stabilito dalla giurisprudenza consolidata:

  • Cass. pen. sez. II, n. 50986 del 6 ottobre 2016
  • Cass. pen. sez. V, n. 4287 del 29 settembre 2015

La trascrizione (o lo screenshot) svolge una funzione meramente riproduttiva del contenuto della principale prova documentale, ma non ha valore autonomo. È necessaria un’acquisizione forense certificata del supporto originale.

✅ In sintesi: WhatsApp = Raccomandata A/R

Un messaggio WhatsApp con doppia spunta blu certificata tramite acquisizione forense ha la stessa forza probatoria di una raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) o di una PEC (Posta Elettronica Certificata).

Riferimento normativo: art. 2712 Codice Civile (documento informatico) e art. 234 Codice di Procedura Penale (prova documentale)

💬 WhatsApp come Raccomandata A/R: La Doppia Spunta Blu Assume Valore Legale

Usi WhatsApp? Tutto quello che invii e ricevi diventa legale come una raccomandata con ricevuta di ritorno, a due condizioni fondamentali:

✓✓ 1. Doppia spunta BLU obbligatoria

Il messaggio inviato deve aver ottenuto la DOPPIA SPUNTA DI COLORE BLU, che indica che è stato effettivamente letto dal destinatario.

⚠️ Caso speciale: Se il destinatario ha disattivato la conferma di lettura nelle impostazioni privacy di WhatsApp, puoi comunque certificare il messaggio verificando le info del messaggio:

  1. Tieni premuto il dito sul messaggio per selezionarlo
  2. Tocca i tre puntini in alto a destra
  3. Seleziona la voce “Info”
  4. Verifica che nel campo “Letto” compaia comunque la doppia spunta blu

🔒 2. Certificazione forense professionale

Prima di produrre il messaggio come prova, devi far eseguire la certificazione della chat WhatsApp da uno studio di informatica forense professionale come il nostro. Solo così il messaggio acquisisce pieno valore probatorio in tribunale.

📊 Le Tre Tipologie di Spunte su WhatsApp: Differenze Legali

Esistono tre diversi tipi di “spunte” su WhatsApp, ciascuna con un significato specifico e differente valore legale:

1 SPUNTA
GRIGIA

Messaggio inviato correttamente dal tuo dispositivo ai server WhatsApp, ma NON ancora ricevuto dal destinatario.

❌ NESSUN valore legale

✓✓

2 SPUNTE
GRIGIE

Messaggio ricevuto dal dispositivo del destinatario, ma NON ancora letto.

⚠️ Valore legale PARZIALE (solo ricezione, non lettura)

✓✓

2 SPUNTE
BLU

Messaggio LETTO dal destinatario. È il cosiddetto “doppio controllo” (o double check in inglese) che segnala la conferma di avvenuta lettura.

✅ PIENO valore legale (equiparato a Raccomandata A/R)

💡 Attenzione: la doppia spunta blu non si vede solo nella chat!

Se il destinatario ha disattivato la conferma di lettura nelle impostazioni privacy, la doppia spunta blu potrebbe non apparire nella conversazione. Tuttavia, puoi verificarla accedendo alle informazioni del singolo messaggio tramite il menu contestuale (tieni premuto → Info → verifica campo “Letto”). Questo è sufficiente per la certificazione forense.

⚖️ Requisiti Giuridici per Ammettere un Messaggio WhatsApp come Prova Legale

Affinché un messaggio WhatsApp possa essere ammesso come prova valida in tribunale attraverso la certificazione forense, deve soddisfare tre requisiti fondamentali stabiliti dalla legge:

1️⃣ Ammissibilità legale

Deve essere ammissibile ai sensi della legge sulle prove (artt. 2712 c.c., 234 c.p.p.) come documento informatico valido.

2️⃣ Rilevanza processuale

Deve essere rilevante per il procedimento giudiziario in corso, ovvero utile a dimostrare l’esistenza o la non esistenza di un fatto contestato.

3️⃣ Autenticità certificata (REQUISITO CRITICO)

Deve essere autentico e verificabile, soddisfacendo i requisiti procedurali per l’ammissione di un documento digitale. Questo avviene SOLO tramite acquisizione forense certificata del dispositivo o della versione web dell’applicazione che ha ricevuto il messaggio – MAI tramite semplice screenshot, facilmente disconoscibile in giudizio.

❌ Perché uno SCREENSHOT NON ha valore legale forte

Uno screenshot di una chat WhatsApp può essere facilmente disconosciuto in tribunale perché non dimostra in modo certificato i seguenti elementi identificativi essenziali:

  • Numero di telefono verificato del mittente che ha inviato il messaggio WhatsApp
  • Nome del profilo WhatsApp associato all’account reale
  • Data e ora certificate con marca temporale legale
  • Immagine del profilo verificata del mittente
  • Metadati EXIF completi della conversazione (hash, catena di custodia)
  • Firma digitale qualificata che attesti l’integrità del documento

⚠️ Senza questi elementi certificati, il messaggio può essere valutato come “diceria” o “evidenza fraudolenta non autentica”, e la controparte può semplicemente disconoscere la prova senza conseguenze.

🛡️ Difese della controparte in assenza di copia autentica

Se presenti uno screenshot o un’acquisizione non certificata, la difesa avversaria avrà gioco facile nel contestare la prova con argomenti come:

  • “È una diceria” – nessuna prova certa di provenienza
  • “Assenza di custodia digitale” – il file potrebbe essere stato modificato
  • “Evidenza fraudolenta non autentica” – facilmente manipolabile
  • “Disconosco il documento” – ex art. 2712 c.c., basta il semplice disconoscimento per inficiare la prova

📜 Riferimenti normativi fondamentali

Art. 71 del D.Lgs. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD)
Stabilisce le regole tecniche per la formazione, trasmissione, conservazione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione dei documenti informatici. La mancanza di attestazione di conformità a queste regole tecniche comporta l’applicazione dell’art. 2712 c.c.

Art. 2712 c.c. (Riproduzioni meccaniche)
Prevede che le riproduzioni informatiche formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime. Senza firma digitale e marca temporale, è sufficiente il semplice disconoscimento per renderle inutilizzabili.

ISO/IEC 27037:2012
Standard internazionale per l’identificazione, raccolta, acquisizione e preservazione delle prove digitali. Le nostre certificazioni rispettano integralmente questo standard forense.

✅ Principio generale consolidato

I messaggi WhatsApp possono essere accettati come prove SOLO se certificati con acquisizione forense, firma elettronica qualificata e marca temporale, onde evitare controversie sull’autenticità del messaggio e sull’identità delle parti. La certificazione professionale è l’unico modo per garantire piena validità probatoria.

COME VANNO PRODOTTI I MESSAGGI WHATSAPP IN GIUDIZIO?

Esistono tre modalità principali con le quali produrre i messaggi whatsapp alla giustizia.

🔧 Modalità di Acquisizione: Come Certifichiamo le Chat WhatsApp

Offriamo tre modalità di certificazione chat WhatsApp, tutte con identico valore legale, ma con differenze in termini di costi, tempi e complessità operativa:

⭐ CONSIGLIATA

1️⃣ Certificazione da Remoto tramite WhatsApp Web

La soluzione più veloce, economica e sicura per la privacy

✅ Vantaggi

  • Costo contenuto: fino a 8 volte più economica rispetto al database in cloud (risparmio oltre l’85%)
  • Velocità estrema: certificazione in giornata se richiesta entro le ore 12:00
  • Privacy totale: si estrae e certifica SOLO la chat specifica di interesse
  • Semplicità assoluta: procedura completabile in 5 minuti dal cliente
  • Zero competenze tecniche: basta inquadrare il QR code mostrato dal tecnico forense

📋 Come funziona

  1. Prenoti un appuntamento telematico con il nostro tecnico forense
  2. Durante la videochiamata, inquadri il QR code sullo schermo del tecnico
  3. Il tecnico acquisisce la chat specifica da WhatsApp Web in modo forense
  4. Ricevi la certificazione via email in poche ore

2️⃣ Certificazione da Remoto tramite Backup Cloud

Utile per estrarre tutte le chat del telefono, ma con limiti significativi

⚠️ Caratteristiche

  • Costo elevato: quasi 8 volte più costosa della modalità WhatsApp Web
  • Tempi lunghi: almeno 5-6 giorni lavorativi per il completamento
  • Privacy ridotta: viene acquisito l’intero archivio delle chat WhatsApp del telefono
  • Complessità operativa: richiede backup completo su cloud e assistenza tecnica attiva
  • Requisiti tecnici vincolanti: non sempre compatibile con tutti i dispositivi

🔒 Rischio privacy

Anche se è possibile criptare le conversazioni non necessarie, il database completo rimane a disposizione del giudice. Con l’evoluzione delle tecnologie (es. computer quantistici), in futuro la decriptazione potrebbe diventare più semplice, esponendo tutte le conversazioni private non rilevanti per il procedimento.

📋 Come funziona

  1. Esegui un backup completo su Google Drive o iCloud
  2. Fornisci le credenziali cloud al tecnico forense
  3. Il tecnico ripristina il database su un telefono forense di laboratorio
  4. Viene estratto e certificato l’intero archivio chat
  5. Ricevi la certificazione dopo 5-6 giorni lavorativi

💡 Quando sceglierla: solo se hai necessità di certificare decine di chat contemporaneamente e il fattore tempo non è critico.

3️⃣ Certificazione in Loco (Invio Telefono al Laboratorio)

La modalità più completa per analisi forensi approfondite

🔬 Caratteristiche

  • Analisi completa: acquisizione forense bit-a-bit dell’intero dispositivo
  • Recupero dati cancellati: possibilità di estrarre messaggi eliminati (se tecnicamente recuperabili)
  • Perizia approfondita: metadati completi, hash forensi, catena di custodia fisica
  • Costo più elevato: la modalità più costosa delle tre
  • Tempi variabili: dipendono dalla complessità dell’analisi richiesta

📋 Come funziona

  1. Invii il dispositivo tramite corriere tracciato
  2. Il tecnico esegue l’acquisizione forense completa del dispositivo
  3. Vengono estratte tutte le chat e i metadati completi
  4. Il dispositivo viene restituito tramite corriere tracciato
  5. Ricevi la certificazione e la relazione tecnica dettagliata

💡 Quando sceglierla: per perizie tecniche complesse, analisi di messaggi cancellati, o quando richiesto esplicitamente dal CTU o dall’autorità giudiziaria.

⚖️ Confronto Diretto: WhatsApp Web vs Database Cloud

Caratteristica🌐 WhatsApp Web
(CONSIGLIATA)
☁️ Database Cloud
💰 Costo✅ Economico
(risparmio 85%)
❌ Alto
(8x più costoso)
⏱️ Tempi di consegna✅ In giornata
(se richiesto entro le 12:00)
❌ 5-6 giorni
lavorativi
🔒 Privacy✅ Massima
(solo chat specifica)
❌ Ridotta
(tutte le chat)
🔧 Complessità✅ Semplicissima
(5 minuti, solo QR code)
❌ Complessa
(backup + assistenza tecnica)
⚖️ Valore legale✅ IDENTICO per entrambe le modalità

✅ La Nostra Raccomandazione Professionale

Per oltre il 95% dei casi, la certificazione tramite WhatsApp Web è la soluzione ottimale che bilancia perfettamente:

💰

Costi ridotti

Tempi rapidissimi

🔒

Privacy totale

🎯

Semplicità operativa

Scegli il database cloud solo se devi certificare decine di chat contemporaneamente. Scegli il laboratorio fisico solo per perizie complesse o recupero dati cancellati.

📋 Per Quali Scopi Viene Richiesta la Certificazione Chat WhatsApp

La certificazione chat WhatsApp con valore legale è uno strumento versatile utilizzato in molteplici ambiti: penale, civile, lavorativo e commerciale. Ecco i casi d’uso più frequenti per cui i nostri clienti richiedono la certificazione forense:

⚖️ Ambito Penale: Documentare Reati Online

WhatsApp è spesso il mezzo attraverso cui vengono commessi reati informatici e non solo. La certificazione forense è fondamentale per:

🗣️ Diffamazione e calunnia

Messaggi diffamatori inviati in chat private o gruppi WhatsApp che ledono la reputazione personale o professionale. La certificazione consente di provare il contenuto esatto del messaggio, il mittente e la data di invio.

🚨 Stalking e molestie

Messaggi ripetuti, invadenti o minacciosi che configurano atti persecutori ai sensi dell’art. 612-bis c.p. La certificazione documenta la frequenza, il contenuto e l’escalation delle molestie.

💀 Minacce e intimidazioni

Minacce dirette o indirette inviate tramite WhatsApp. La doppia spunta blu certificata dimostra che il destinatario ha effettivamente letto il messaggio minatorio.

🎭 Impersonificazione e furto d’identità

Account WhatsApp falsi che si spacciano per altre persone. La certificazione aiuta a identificare il numero di telefono reale associato all’account e i metadati del profilo.

🔓 Violazione della privacy

Condivisione non autorizzata di informazioni personali, foto private o dati sensibili tramite chat WhatsApp. La certificazione prova la diffusione illecita di contenuti riservati.

💼 Ambito Lavorativo: Tutela dei Rapporti di Lavoro

WhatsApp è ormai uno strumento quotidiano nei rapporti di lavoro. La certificazione è essenziale per:

📱 Comunicazioni con il datore di lavoro

Dimostrare di aver inviato comunicazioni importanti (es. malattia, infortuni, operazioni svolte, segnalazioni urgenti) al datore di lavoro o al responsabile. La doppia spunta blu certificata prova l’avvenuta lettura.

⚠️ Sanzioni disciplinari e licenziamenti

Provare violazioni dei rapporti di lavoro (es. uso improprio di mezzi aziendali, comportamenti scorretti comunicati via WhatsApp) per legittimare provvedimenti disciplinari o licenziamenti per giusta causa.

🏢 Concorrenza sleale e violazione del patto di non concorrenza

Documentare attività illecite di dipendenti o ex dipendenti (es. sottrazione clienti, divulgazione segreti aziendali, accordi con concorrenti) avvenute tramite chat WhatsApp.

📋 Ordini di servizio e disposizioni aziendali

Certificare che ordini di servizio, istruzioni operative o disposizioni aziendali sono stati effettivamente ricevuti e letti dai dipendenti tramite WhatsApp.

💰 Ambito Commerciale e Civile: Contratti e Rapporti Commerciali

WhatsApp è sempre più utilizzato per comunicazioni commerciali e accordi informali. La certificazione garantisce:

💳 Riconoscimento di debiti

Messaggi in cui il debitore riconosce un debito non pagato (es. “Ti devo 5.000€ per la fornitura, te li pago la prossima settimana”). Il riconoscimento di debito via WhatsApp certificato ha pieno valore probatorio ai sensi dell’art. 1988 c.c.

📦 Conferme d’ordine e accordi commerciali

Certificare ordini confermati via WhatsApp, accordi su prezzi, condizioni di fornitura o modifiche contrattuali. Utile in caso di contestazioni su quantità, specifiche tecniche o termini concordati.

📧 Comunicazioni B2B e B2C con valore legale

Sostituire la raccomandata A/R inviando comunicazioni importanti ai clienti tramite WhatsApp (es. disdette, solleciti di pagamento, comunicazioni pre-contrattuali). La certificazione conferisce valore legale equivalente alla PEC.

🤝 Accordi verbali trascritti su WhatsApp

Conferme scritte di accordi presi verbalmente (es. “Confermo quanto concordato telefonicamente: prezzo €X, consegna entro il giorno Y”). La certificazione trasforma l’accordo informale in prova documentale.

🏠 Contratti immobiliari e locazioni

Trattative per acquisto/vendita immobili, conferme di caparre, accordi su riparazioni tra locatore e conduttore, disdette di contratti di locazione comunicate via WhatsApp.

👨‍👩‍👧‍👦 Ambito Familiare e Successorio

WhatsApp è spesso utilizzato nelle comunicazioni familiari, con implicazioni legali importanti:

👶 Separazioni e affidamento minori

Chat tra coniugi che dimostrano accordi su affidamento figli, violazioni degli orari di visita, comportamenti inadeguati o mancato rispetto degli obblighi genitoriali.

💍 Mantenimento e assegni familiari

Messaggi che provano mancati pagamenti dell’assegno di mantenimento, promesse di pagamento o riconoscimenti di debiti verso l’ex coniuge.

📜 Successioni e divisioni ereditarie

Comunicazioni tra eredi su accordi di divisione patrimoniale, rinunce a quote ereditarie o contestazioni su testamenti, avvenute tramite chat WhatsApp di famiglia.

✅ La Certificazione WhatsApp: Strumento Universale di Tutela Legale

Come hai visto, la certificazione chat WhatsApp tramite WhatsApp Web ti permette di acquisire tutte queste prove con pieno valore probatorio, sostituendo in molti casi la tradizionale raccomandata A/R o la PEC.

Qualunque sia il tuo caso specifico, la certificazione forense garantisce che i tuoi messaggi WhatsApp siano ammissibili in tribunale e non possano essere disconosciuti dalla controparte.

🏆 Valore Probatorio della Nostra Certificazione Chat WhatsApp da Remoto

La certificazione da remoto viene effettuata con un programma di acquisizione forense riconosciuto a livello internazionale. Le acquisizioni sono inoltre depositate su server dedicati e sicuri per consentire (se richiesto) la verifica indipendente dell’integrità da parte di autorità e tribunali. Pochi offrono un livello così elevato di trasparenza e tracciabilità.

✅ Pieno Valore Legale in Italia, UE e Internazionale

La nostra certificazione ha pieno valore probatorio in Italia e in tutta l’Unione Europea. Consegniamo una Copia Autentica in contenitore sigillato digitalmente (.zip.p7m / .tsd) con:

🔐 Firma Elettronica Qualificata (FEQ)

Conforme al Regolamento eIDAS (UE 910/2014), garantisce l’autenticità e l’integrità del documento. Ha lo stesso valore legale della firma autografa.

⏰ Marca Temporale Qualificata RFC 3161

Certifica data e ora certa dell’acquisizione, opponibile a terzi. Standard riconosciuto internazionalmente.

📋 Digital Evidence Certification Statement (opzionale)

Per casi transnazionali extra-UE (USA, UK, Canada, Australia), forniamo senza costi aggiuntivi un documento di accompagnamento tecnico-legale che illustra metodologia, catena di custodia e conformità agli standard forensi internazionali. Non necessario in UE, dove FEQ + marca temporale sono già pienamente opponibili.

🔒 Conformità GDPR e Tutela della Privacy

Operiamo esclusivamente con mandato digitale firmato dal cliente, che tutela reciprocamente accessi e responsabilità. Le nostre procedure sono pienamente conformi al GDPR (Regolamento UE 2016/679).

Come garantiamo la privacy durante l’acquisizione:

  • L’accesso avviene solo tramite WhatsApp Web con collegamento remoto temporaneo
  • NON accediamo al contenuto del telefono al di fuori della sessione WhatsApp necessaria all’acquisizione
  • Acquisiamo esclusivamente la chat oggetto della certificazione (tutela privacy totale)
  • Le credenziali di sessione possono essere revocate immediatamente dal cliente dopo l’acquisizione

❌ Perché Non Bastano gli Screenshot

Gli screenshot sono facilmente manipolabili con software di fotoritocco e rientrano nella libera valutazione del giudice (art. 116 c.p.c.). La controparte può semplicemente disconoscerli ai sensi dell’art. 2712 c.c. senza conseguenze.

La nostra Copia Autentica sposta l’accertamento su dati oggettivi e verificabili:

  • Origine certificata – numero di telefono, profilo WhatsApp, metadati completi
  • Integrità garantita – hash crittografici SHA-256, firma digitale qualificata
  • Riferibilità certa – catena di custodia digitale tracciata

Questo riduce drasticamente il margine di contestazione da parte della controparte.

📖 Base Normativa (Italia / UE / Internazionale)

🇮🇹 Normativa Italiana

  • Art. 2712 c.c. – Riproduzioni informatiche e meccaniche. Le riproduzioni informatiche formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce la conformità.
  • D.Lgs. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD):
    • Art. 20 – Validità e rilevanza giuridica del documento informatico
    • Art. 21 – Valore probatorio del documento informatico sottoscritto
    • Art. 23 – Copie informatiche di documenti informatici
    • Art. 71 – Regole tecniche per formazione, trasmissione, conservazione e validazione
  • Art. 234 c.p.p. – Prova documentale nei procedimenti penali

🇪🇺 Normativa Europea

  • Regolamento eIDAS (UE 910/2014)Identificazione elettronica e servizi fiduciari. Disciplina la firma elettronica qualificata e la marca temporale qualificata, opponibili in tutti gli Stati membri UE.
  • GDPR (Regolamento UE 2016/679) – Protezione dei dati personali. Le nostre procedure rispettano integralmente gli obblighi di riservatezza e sicurezza dei dati.

🌍 Standard Internazionali Forensi

  • ISO/IEC 27037:2012 – Linee guida per l’identificazione, raccolta, acquisizione e preservazione delle prove digitali.
  • RFC 3161 – Standard internazionale per la marca temporale (Time-Stamp Protocol).
  • ACPO Guidelines / SWGDE Best Practices – Principi di catena di custodia digitale riconosciuti dalle forze dell’ordine internazionali.

📦 Cosa Include la Nostra Copia Autentica (WhatsApp da Remoto)

La certificazione che consegniamo è un pacchetto forense completo che include:

  1. URL del servizio acquisito: https://web.whatsapp.com
  2. Dettagli tecnici dell’ambiente di acquisizione: browser e versione utilizzati, sistema operativo, timestamp precisi
  3. Indirizzo IP e metadati di connessione: IP che ha fornito la pagina, orari di connessione, dati relativi al programma di acquisizione forense
  4. Codice sorgente HTML della pagina WhatsApp Web: con tutti gli oggetti collegati necessari alla prova (immagini, video, audio, documenti)
  5. Log tecnici e catena di custodia completa: strumenti utilizzati, parametri di configurazione, orari precisi, operatore forense, impronte hash crittografiche (SHA-256)
  6. Firma elettronica qualificata (FEQ) e marca temporale qualificata: su ogni file componente il pacchetto probatorio
  7. Pacchetti di rete (PCAP) della sessione registrati: a supporto della genuinità della prova e per verifiche tecniche approfondite
  8. Video forensically sound dell’intera acquisizione: registrazione screencast dell’operazione forense (quando applicabile e richiesto)
  9. Relazione tecnica “lawyer-ready” in formato PDF: leggibile immediatamente da avvocati e giudici, senza necessità di competenze tecniche. Include trascrizione completa dei messaggi, metadati, riferimenti normativi e metodologia forense applicata.

🔧 Requisiti Pratici per l’Acquisizione

  • I messaggi da certificare devono essere visibili anche su WhatsApp Web. Se non lo sono (es. messaggi molto vecchi non sincronizzati), valuteremo alternative (acquisizione via backup cloud o procedure forensi diverse).
  • Durante la sessione remota è richiesto il collegamento del vostro dispositivo a WhatsApp Web per il tempo strettamente necessario (di norma pochi minuti per l’accesso iniziale, poi proseguiamo autonomamente).
  • Al termine dell’acquisizione, potete revocare immediatamente l’accesso alla sessione WhatsApp Web dalle impostazioni del vostro dispositivo (Impostazioni → Dispositivi collegati).

📱 Ambito di Certificazione WhatsApp (da Remoto)

Possiamo certificare tutti i tipi di contenuti presenti nelle chat WhatsApp:

💬

Messaggi di testo

🎤

Messaggi audio

🖼️

Immagini

🎬

Video

📄

Documenti PDF

📎

File allegati

(nei limiti WhatsApp Web)

⚖️ Riconoscimento Giurisprudenziale

La giurisprudenza italiana consolidata ha riconosciuto pieno valore probatorio alle comunicazioni elettroniche (SMS, email, chat) quali documenti informatici, anche nei procedimenti civili e penali:

  • Cass. Civ. n. 9884/2005 (11/05/2005) – Riconosce le riproduzioni informatiche come prova documentale
  • Cass. n. 866/2000 (26/01/2000) – Sul valore probatorio dei messaggi elettronici
  • Cass. Pen. n. 1822/2018 (17/01/2018) – Chat WhatsApp come prova documentale ai sensi dell’art. 234 c.p.p.
  • Cass. n. 39539/2022 (19/10/2022) – Messaggi WhatsApp come prove documentali ex art. 234 c.p.c.
  • Cass. n. 11197/2023 – Equiparazione messaggi WhatsApp ai documenti cartacei (art. 2712 c.c.)
  • Cass. Ord. n. 1254/2025 – Conferma ammissibilità messaggi WhatsApp con verifica di provenienza e fedeltà all’originale

La Copia Autentica con firma qualificata e marca temporale, corredata da catena di custodia e log tecnici forensi, è il modo più solido per prevenire contestazioni su autenticità, integrità e riferibilità delle chat WhatsApp.

✅ In Sintesi: Massima Solidità Probatoria

🌐

Tutto da remoto

Senza invio del dispositivo

📝

Mandato digitale

A valore legale e GDPR-compliant

🔐

Copia Autentica

Firmata e marcata temporalmente

🇪🇺

Opponibile UE

Valida in Italia e tutta Europa

📋

Lawyer-ready

Documentazione tecnica immediata

🔗

Catena di custodia

Tracciabilità forense completa

TABELLA DELLE PROVE DIGITALI : VALORE LEGALE, VALIDITA’ E TEMPI DI CONSEGNA 

Desideri comprendere in modo più semplice come si procede per acquisire una prova digitale ? Fai click sulla prova che devi presentare e vedrai le nostre tabelle semplificative che mostrano le diverse tipologie di prove digitali con riferimenti al valore legale che possiedono, se sono contestabili o meno, e modalità e tempi di consegna del nostro lavoro :

⚖️ Esempi di Messaggi WhatsApp Ammessi come Prova Legale in Tribunale

La giurisprudenza italiana ha progressivamente riconosciuto il valore probatorio dei messaggi WhatsApp in molteplici ambiti giuridici. Ecco una raccolta aggiornata di casi reali in cui i tribunali italiani hanno ammesso chat WhatsApp come prove valide nei procedimenti:

💼 Ambito Lavorativo

01️⃣ Licenziamento comunicato tramite WhatsApp

È ammesso comunicare il licenziamento tramite WhatsApp. Il Tribunale di Catania ha ritenuto che il licenziamento comunicato al lavoratore via WhatsApp assolva l’onere della forma scritta, trattandosi di un documento informatico che, grazie al sistema delle doppie spunte (grigie quando consegnato, blu quando letto), dà riscontro completo di data e ora di ricezione e lettura.

📜 Riferimento: Tribunale di Catania, Sez. Lavoro, Ordinanza 27.06.2017

02️⃣ Comunicazione assenza per malattia via WhatsApp

Il lavoratore può informare il datore dell’assenza per malattia con messaggio WhatsApp, trattandosi di una modalità il cui invio diventa più efficiente di una raccomandata A/R perché la doppia spunta grigia e blu dà informazioni immediate su data e ora di consegna e lettura.

📜 Riferimento: Tribunale di Roma, Sentenza n. 8802/2017

03️⃣ Licenziamento per messaggi denigratori sul datore di lavoro

È giusta causa di licenziamento la creazione di un gruppo WhatsApp utilizzato per denigrare il datore di lavoro, così sminuendo l’autorevolezza e il potere esercitato dallo stesso nei confronti degli altri colleghi.

📜 Riferimento: Tribunale di Milano, Sez. Lavoro, Sentenza 30.05.2017

04️⃣ Prova di attività di lavoro subordinato

I messaggi WhatsApp, contenenti anche fotografie, possono contribuire a dimostrare l’attività di lavoro subordinato, trattandosi di prove documentali che, insieme alle testimonianze, provano l’attività svolta come dipendente.

📜 Riferimento: Tribunale di Torino, Sentenza n. 55/2018

05️⃣ Sanzioni disciplinari legittime tramite chat WhatsApp

È legittima la produzione in giudizio delle chat inviate da un medico del pronto soccorso ai colleghi. Se qualcuno recapita i contenuti al dirigente, questi possono essere utilizzati per legittimare la sanzione disciplinare.

📜 Riferimento: Tribunale di Vicenza, Sentenza n. 778 del 14.12.2017

06️⃣ Divieto di chat durante l’orario di lavoro

Il datore di lavoro può vietare ai dipendenti di “chattare” su WhatsApp o postare sui social durante l’orario di lavoro senza consultare i sindacati: è legittimo pretendere che le energie del dipendente si rivolgano alle attività lavorative. La richiesta tramite WhatsApp diventa prova legittima per sanzionare chi non rispetta il divieto.

📜 Riferimento: Tribunale di Lecce, Ordinanza n. 18452 dell’11.04.2017

💰 Ambito Civile e Commerciale

07️⃣ Condanna al pagamento per riconoscimento di debito su WhatsApp

I messaggi WhatsApp sono stati utilizzati per ottenere la condanna al pagamento di somme di denaro di cui, nei messaggi, si riconosceva di essere debitori. Il riconoscimento di debito via WhatsApp equivale a riconoscimento ex art. 634 c.p.c.

📜 Riferimento: Tribunale di Ravenna, Sentenza n. 231/2017

⚖️ Ambito Penale

08️⃣ Reato di diffamazione su gruppo WhatsApp

Il reato di diffamazione si configura quando l’offesa viene comunicata ad almeno due persone (quindi un gruppo WhatsApp, non una chat privata) ed è offensiva dell’altrui reputazione (onore e decoro). Rientrano nell’offesa alla reputazione: insulti alla professionalità, ai difetti fisici, attribuzione di appellativi come “ladro” anche se la persona è stata condannata per furto.

📜 Riferimento: Art. 595 c.p. (Diffamazione) – Giurisprudenza consolidata

09️⃣ Reato di stalking per messaggi WhatsApp ripetuti

Il reato di stalking (art. 612-bis c.p.) punisce chi “con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura. I messaggi WhatsApp ripetuti e invasivi possono configurare questo reato. Recentemente il reato è stato ridimensionato considerando che un utente può bloccare i messaggi più facilmente rispetto agli SMS, ma la persistenza dell’invio costituisce comunque reato.

📜 Riferimento: Art. 612-bis c.p. (Atti persecutori) – Introdotto da D.L. 11/2009, conv. L. 38/2009

🔟 Diffusione illecita di immagini sessuali (Revenge Porn)

Se chi riceve una foto esplicita (sexting) la inoltra a terzi tramite WhatsApp, integra il reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art. 612-ter c.p.), introdotto dalla Legge Codice Rosso. Pena: reclusione da 1 a 6 anni e multa da €5.000 a €15.000. La pena è più alta se commesso da coniuge/ex partner. Reato perseguibile a querela entro 6 mesi.

📜 Riferimento: Art. 612-ter c.p. – Introdotto da L. 69/2019 (Codice Rosso)

1️⃣1️⃣ Violenza sessuale per invio foto hard a minore

Per la Cassazione, scatta il reato di violenza sessuale per chi invia foto hard a un minore su WhatsApp anche senza “contatto fisico”. La giurisprudenza ha qualificato come violenza ogni modalità idonea a superare le difese della vittima, incluse modalità “a sorpresa” come un messaggio WhatsApp non richiesto.

📜 Riferimento: Cassazione Penale, Sentenza n. 25266/2020

1️⃣2️⃣ Reato di molestia anche solo per anteprima messaggio

Con la sentenza 37974/2021, la Suprema Corte stabilisce che l’invasività del mezzo si rileva in sé, e non conta la possibilità di bloccare l’utenza. L’“anteprima” del messaggio sulla schermata di blocco dà luogo a un’immediata interazione tra mittente e destinatario e pertanto rientra nel reato di molestia (art. 660 c.p.).

📜 Riferimento: Cassazione Penale, Sentenza n. 37974/2021

👨‍👩‍👧‍👦 Ambito Familiare

1️⃣3️⃣ Pubblicazione immagini figli minori su gruppi WhatsApp

È necessario il consenso di entrambi i genitori (o meglio: che non sussista l’opposizione di uno di essi) per la pubblicazione delle immagini dei figli minori su WhatsApp. La violazione comporta sanzioni civili e possibile risarcimento danni.

📜 Riferimento: Tribunale di Mantova, Sentenza 19.09.2017

1️⃣4️⃣ Addebito separazione per infedeltà provata da WhatsApp

La Cassazione conferma l’addebito della separazione al coniuge infedele che non riesce a disconoscere i messaggi WhatsApp che dimostrano la relazione extraconiugale. Decisivo il peso probatorio riconosciuto ai messaggi amorosi inviati telematicamente.

📜 Riferimento: Cassazione Civile, Sez. VI-1, Ordinanza n. 12794/2021 (depositata 13.05.2021)

🔒 Ambito Privacy e Diritto d’Immagine

1️⃣5️⃣ Pubblicazione foto altrui senza consenso su gruppi WhatsApp

Chi pubblica un’immagine altrui senza consenso commette illecito civile. L’interessato può chiedere al Tribunale di ordinare la rimozione immediata delle immagini. Se la pubblicazione ha provocato un danno (anche morale), può chiedere il risarcimento. Il risarcimento può essere richiesto anche da genitori, coniuge o figli della persona ritratta.

📜 Riferimento: Artt. 10 e 96 Legge 633/1941 (Diritto d’Autore) + Art. 2043 c.c. (Risarcimento danni)

🆕 Nuovi Orientamenti Giurisprudenziali (2023-2025)

1️⃣6️⃣ WhatsApp come prova documentale nei procedimenti civili

La Corte di Cassazione ribadisce l’ammissibilità dei messaggi WhatsApp come prove documentali nei procedimenti civili (art. 2712 c.c.), a condizione che ne sia verificata la provenienza e la fedeltà all’originale. I messaggi sono pienamente equiparati ai documenti cartacei tradizionali.

📜 Riferimento: Cassazione Civile, Sentenza n. 11197/2023 e Ordinanza n. 1254/2025

1️⃣7️⃣ Contratti commerciali conclusi via WhatsApp

Recenti sentenze confermano la validità dei contratti commerciali conclusi tramite scambio di messaggi WhatsApp con doppia spunta blu certificata. La manifestazione di volontà espressa via chat, se certificata correttamente, ha pieno valore vincolante (artt. 1321-1326 c.c.).

📜 Riferimento: Giurisprudenza di merito 2023-2024 (Tribunali Milano, Roma, Torino)

1️⃣8️⃣ Consenso GDPR e trattamento dati personali via WhatsApp

Il Garante Privacy ha riconosciuto la validità del consenso al trattamento dati personali espresso tramite WhatsApp, purché il messaggio contenga informazioni chiare e la conferma inequivocabile della volontà (doppia spunta blu). Utile per aziende che devono documentare il consenso GDPR dei clienti.

📜 Riferimento: Provvedimenti Garante Privacy 2023-2024 + Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

✅ Conclusione: WhatsApp è uno Strumento Probatorio Consolidato

Come dimostrato da questa ampia casistica giurisprudenziale, i messaggi WhatsApp certificati correttamente hanno pieno valore probatorio in Italia in ambito penale, civile, lavorativo e familiare. La certificazione forense è essenziale per evitare il disconoscimento da parte della controparte e garantire l’ammissibilità della prova in tribunale.

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